Non si può negare, né tanto meno ignorare il fatto, che da tre anni il mondo, e anche Europa, sta attraversando uno dei periodi più difficili negli ultimi decenni. La pandemia, il lockdown, le restrizioni, la crisi economica, la guerra, la crisi economica hanno avuto inevitabile impatto su tanti settori, anche sul settore del turismo enogastronomico, come ci spiega prof.ssa Roberta Garibaldi – l’autrice del Primo Report sul Turismo Enogastronomico in Italia. Invito anche alla lettura di due precedenti articoli relativi all’offerta: ristorazione e agrituristica e vino e olio.
La filiera brassicola
Costituisce sicuramente una delle nuove tendenze nel panorama gastronomico italiano, e di sicuro è più recente degli altri paesi, ma che comincia a portare un po’ di fermento anche nel Bel Paese.
Nel 2020 si contano 756 imprese brassicole, di cui 624 micro-birrifici e 123 brew pub. Il podio occupano – Lombardia al primo posto con 128 imprese, Piemonte con 72 e al terzo posto ex equo Veneto e Toscana con 65 imprese.
La pandemia del 2020 e la conseguente chiusura della ristorazione durante i periodi più duri ha ridotto notevolmente la produzione di birra artigianale, di cui la ristorazione era il canale principale di distribuzione. Nel 2020 sono stati prodotto 361 mila ettolitri di birra a paragone con 523 mila ettolitri nel 2019. In seguito, all’abbassamento della produzione si osserva l’abbassamento del fatturato e non di poco, perché si parla di una percentuale tra 70%-80%. Una novantina di attività sono state chiuse, registrando 841 realtà nel 2019 e 756 nel 2020.
Neanche home delivery o e-commerce sono riusciti a dare la spinta al comparto ma la situazione generale ha portato nuovi spunti di collegare la birra e il turismo, noto ormai dall’esempio di vino e cibo. Varie associazioni legate alla produzione della birra, con lo scopo di proteggere le piccole realtà locali, hanno presentato al Consiglio della Regione Lombardia la proposta di un decreto volto alla tutela del turismo brassicolo.
Ha ancora tanto da migliorare l’Italia nell’ambito del turismo brassicolo per raggiungere i paesi come Belgio, Germania o Stati Uniti. Ciò vuol dire effettuare anche vari investimenti in questa filiera giovane; che, però, nonostante fosse giovane negli anni precedenti alla pandemia ha registrato notevole interesse da parte degli utenti, di cui 65% sarebbe interessata di percorrere il processo produttivo della birra, 59% parteciperebbe volentieri al tour tra birrifici e 57% avrebbe la curiosità di vivere una giornata da mastro birraio.
Insomma, sono parecchie le potenzialità del comparto brassicolo ma tutt’ora non sufficiente la comunicazione delle opportunità che ne derivano.
L’importanza del Report
Come si può dedurre dal presente estratto del Report della prof. Garibaldi, analisi del mercato sotto questo punto di vista è una miniera d’oro per lo sviluppo del settore che solo controllano gli spietati e duri numeri, paragonando con lo stato precedente è in grado di intraprendere le azioni mirate ed efficienti che possono garantire il benessere del settore.
I collaboratori del Report
Il Report viene eseguito con la collaborazione, supporto e patrocinio di molti enti e istituzioni legati al mondo della economia e turismo, sia al livello locale/regionale sia al livello nazionale.